Sono nato fra i pascoli e i campi coltivati. Condivido le mie braccia con i miei fratelli e la mia comunità. Abbiamo la stessa voce. Nel silenzio del nostro lavoro c’è il rumore dei greggi in corsa e il richiamo dei pastori, l’uva pressata e l’erba attraversata dal vento. Siamo in tanti oggi nel Consorzio. Siamo cresciuti come le rapide del Vjosa in primavera. Da poco ho rinnovato il mio caseificio. Ha una nuova terrazza per ospitare i turisti. Il latte ribolle nelle nuove vasche d’alluminio. In quel suono riconosco la nostra voce in collina.
Altin, Caseificio Meshini, Këlcyrë
Autore e responsabile comunicazione: Ernesto Spinelli